Ode al cibo, sempre e comunque

Questa ode rappresenta la possibilità di riflettere sul rapporto unico che ognuno ha con il cibo: le modalità con cui ci avviciniamo ci dicono qualcosa in più su di noi, sempre e comunque.

Cibo che gratifica
e fa paura.
Cibo che tormenta e dà rifugio. 
Cibo che affanna e protegge.
Cibo che consola, placa e rasserena.
Cibo che dà energia.
Cibo che trabocca dalla tavola e diventa spreco.
Cibo che nausea.
Cibo che cura ferite e coccola.
Cibo che sa di dolcezza anche se ha un sapore amaro.
Cibo che premia e dà calore.
Cibo per scontare una colpa e cibo colpevole. Cibo che tenta e costringe.

Cibo di cui solo tu scegli forma e sapore.

Cibo che ha infiniti significati, cibo che può diventare vita, via, quella verso la consapevolezza del rapporto unico che ognuno ha con ciò che mangia.

Il peso dell’obesità in Italia

In Italia esiste un istituto di sorveglianza chiamato Sorveglianza Passi nato con l’obiettivo di effettuare un monitoraggio a 360 gradi sullo stato di salute della popolazione italiana, valutando gli stili di vita e i fattori di rischio che predispongono all’insorgere di diverse malattie. Fra le aree esaminate c’è quella dell’eccesso ponderale (o detto  meno  elegantemente, dei maledetti chili di troppo!) oggetto del sistema di sorveglianza Okkio alla SaluteNell’ottica di favorire la pianificazione e la valutazione di interventi efficaci, l’esistenza di questo istituto ci fa presagire un’attenzione particolare al monitoraggio dei chili in eccesso che appesantiscono gli Italiani, a cominciare dallo stato di salute dei più piccoli. Continua a leggere