Qualche weekend fa ho partecipato ad un training il cui nome, all’apparenza così complicato, è EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing) che, nella traduzione italiana suonerebbe come “desensibilizzazione e rielaborazione attraverso i movimenti oculari”. Ma di cosa si tratta? Stiamo parlando di una delle tecniche più riconosciute a livello internazionale e più supportate da evidenze scientifiche per trattare le ferite dell’anima: violenze fisiche, abusi sessuali, lutti, calamità naturali come terremoti, alluvioni, incendi o guerre. Tutti questi casi rientrano nella categoria del “trauma psicologico”, condizione in cui il corpo si sente in costante pericolo e la mente intravede una fine imminente, diventando un tutt’uno con la paura. È così che il trauma rompe le nostre abitudini, la nostra quotidianità, ci fa perdere lucidità e coscienza. L’impatto è paralizzante, così forte da frantumare anche gli equilibri più stabili. Tra i sintomi che si accompagnano a traumi o stress intenso, troviamo: Continua a leggere